In questo momento di passaggio, che non appartiene né al passato né al futuro ma ad entrambi e al tempo stesso, fin dall’antichità son stati celebrati RITUALI PROPIZIATORI ED APOTROPAICI, allo scopo di impedire alle forze del “male” di ostacolare il delicato percorso di rinascita del Sole (Anche oggi molte anime, se non tutte, hanno sentore del fatto che questo periodo rappresenti qualcosa di unico…e lo manifestano in modi diversi)

Le 13 notti più scure dopo il solstizio d’inverno rappresentano per noi una “FINESTRA”, una particolare/intensa possibilità di comunicazione con la nostra patria spirituale che è il Cosmo … in esse e con il nostro personale lavoro interiore, possiamo davvero approfondire qualcosa di/su noi stessi, anche circa il cammino che possiamo compiere verso il risveglio del nostro Sole interiore (che attende solo di essere risvegliato)

Concretamente, nella nostra vita quotidiana di questi giorni, massima serietà e PRESENZA, cercando in ogni circostanza che ci si presenta di dialogare internamente con il nostro cuore!

E la notte l’anima può avere la visione di ciò che l’uomo soffre a causa del suo allontanamento dal mondo spirituale, e intuire il cammino inverso che lei stessa può imboccare: un cammino di riavvicinamento, per poter raggiungere in questo mondo la vera pace/armonia dell’anima (che scaturisce anche dalla fiducia nella saggezza cosmica che permea tutto l’universo, e grazie all’intuizione che dentro di noi vive qualcosa che ci può guidare alle forze divine)

… Poiché lo vede, l’uomo è certo del fatto che il seme di una pianta passa attraverso un ciclo annuale, e cioè che esso deve discendere nelle profondità della Terra per poter germogliare nuovamente sotto l’influsso del calore e della luce del Sole a primavera

Mentre, a tutta prima, l’uomo non è consapevole che ANCHE PER L’ANIMA UMANA ESISTA – sempre – UN CICLO SIMILE!

Un abbraccio enorme a ciascuno di voi