Si racconta che una volta un uomo andò dal Buddha, gli si gettò ai piedi e gli chiese perdono per avergli sputato in faccia il giorno prima … E il maestro gli rispose che non c’era nulla di cui perdonargli e gli spiegò:
< Come lo scorrere del Gange fa sì che la sua acqua non sia mai la stessa, così neppure l’uomo è mai uguale a quello di prima:
Io non sono più la stessa persona a cui tu ieri hai fatto qualcosa, e nemmeno colui che ieri mi ha sputato adesso è qui – io non vedo nessuno arrabbiato come lui – … ora tu non sei più lo stesso uomo di ieri, non mi stai facendo nulla, quindi, non c’è niente che io ti debba perdonare … Le 2 persone, l’uomo che ha sputato e l’uomo che ha ricevuto lo sputo, entrambi non sono più qui – perciò, adesso parliamo di altro>